Herman Hollerith e James Powers

Herman Hollerith e James Powers sono due figure chiave nella storia dell’informatica per i loro contributi alla meccanizzazione del trattamento dei dati, precursori delle moderne tecnologie di calcolo. Hanno creato sistemi per automatizzare i calcoli e l’elaborazione delle informazioni su larga scala, anticipando alcune delle funzioni dei computer moderni.

Herman Hollerith e le schede perforate

Herman Hollerith (1860-1929), ingegnere statunitense, è famoso per aver sviluppato il primo sistema elettromeccanico basato su schede perforate per la gestione di grandi quantità di dati. Il suo lavoro nacque in risposta alla necessità di automatizzare l’elaborazione del censimento negli Stati Uniti.

Il Censimento del 1890 e il Sistema di Schede Perforate

Nel 1880, il censimento statunitense impiegò anni per essere completato a causa della crescente popolazione. Hollerith ideò una soluzione innovativa per il censimento del 1890: una macchina che utilizzava schede perforate come mezzo di memorizzazione dei dati. Ogni scheda rappresentava una persona e conteneva informazioni come età, sesso, stato civile, e occupazione, codificate mediante perforazioni in specifiche posizioni.

Le macchine di Hollerith erano composte da:

  1. Macchina per la perforazione: consentiva di creare le perforazioni nelle schede.
  2. Tabulatrice elettromeccanica: una macchina che leggeva le perforazioni, creando connessioni elettriche e aggiornando contatori per il calcolo dei dati.
  3. Sortatrice: per ordinare le schede in base ai criteri impostati.

Grazie a questa tecnologia, il censimento del 1890 fu completato in circa due anni e mezzo, rispetto ai dieci anni richiesti nel 1880, con un risparmio di tempo e costi notevole. Questo successo fece di Hollerith un pioniere del calcolo automatico.

Fondazione della Tabulating Machine Company e IBM

Hollerith fondò la Tabulating Machine Company nel 1896, per commercializzare le sue invenzioni, vendendole a governi e aziende. Nel 1924, la Tabulating Machine Company si fuse con altre aziende per diventare IBM (International Business Machines), uno dei colossi informatici del XX secolo. Le schede perforate rimasero in uso fino agli anni ’70 e ’80, ponendo le basi per la memoria dei primi computer.

James Powers e la Powers Accounting Machine Company

James Powers era un ingegnere e inventore statunitense che lavorava per il Censimento degli Stati Uniti nei primi anni del Novecento. Powers fu incaricato di migliorare il sistema di elaborazione dei dati creato da Hollerith, ma quando non riuscì a ottenere le licenze sui brevetti, decise di sviluppare un proprio sistema.

Innovazioni di Powers e le Macchine Contabili

Powers sviluppò una serie di macchine contabili e tabulatrici che superavano alcune limitazioni delle macchine di Hollerith. Il sistema di Powers presentava miglioramenti significativi:

  1. Elettronica avanzata: introdusse l’uso di circuiti elettromeccanici più sofisticati per l’elaborazione dei dati.
  2. Schede perforate con più colonne: Powers aumentò il numero di colonne delle schede perforate, consentendo una memorizzazione di dati più complessa.
  3. Maggiore velocità e precisione: le sue macchine erano più veloci, offrendo una maggiore affidabilità nei calcoli.

Queste migliorie furono accolte positivamente dal Bureau of the Census e successivamente anche da altre organizzazioni e imprese che necessitavano di soluzioni per l’elaborazione contabile.

Fondazione della Powers Accounting Machine Company e Sperry Rand

Powers fondò la Powers Accounting Machine Company per vendere le sue macchine al settore pubblico e privato. Successivamente, la sua azienda divenne parte di Sperry Rand Corporation, che successivamente si fonderà con Burroughs per diventare Unisys. Sperry Rand, durante la metà del Novecento, produsse macchine contabili e tabulatrici sempre più avanzate, contribuendo allo sviluppo della tecnologia per l’elaborazione dei dati aziendali e bancari.

Il lavoro di Hollerith e Powers rappresenta una fase cruciale nel passaggio da macchine meccaniche a sistemi elettromeccanici per l’elaborazione dei dati. Le loro invenzioni dimostrarono che i dati potevano essere rappresentati su supporti fisici (schede perforate) e che le macchine potevano interpretarli, un concetto alla base dell’informatica moderna. I contributi di Hollerith e Powers rappresentano, quindi, le fondamenta dell’informatica, anticipando concetti come l’input-output, la memoria e la logica di calcolo su cui si basano i computer moderni. Le aziende fondate da Hollerith e Powers divennero le precorritrici di IBM e Unisys, pilastri dell’industria informatica.