Digital Research

Digital Research Inc. (DRI) è stata una delle aziende più influenti nella storia dell’Informatica, soprattutto durante la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Fondata da Gary Kildall nel 1974, Digital Research è meglio conosciuta per lo sviluppo del sistema operativo CP/M (Control Program for Microcomputers), uno dei primi sistemi operativi di largo successo per i computer personali.

Il contesto storico

Negli anni ’70, i computer erano ancora strumenti complessi e costosi, utilizzati principalmente nelle aziende e nelle università. Con l’introduzione di microprocessori come l’Intel 8080 e il Motorola 6800, si aprirono le porte alla creazione di Computer più economici e accessibili. Tuttavia, mancava un sistema operativo standard che permettesse ai nuovi microcomputer di essere programmati facilmente e usati per applicazioni pratiche.

CP/M: La rivoluzione dei Microcomputer

Gary Kildall, un programmatore e ingegnere, creò il CP/M nel 1974, un sistema operativo versatile e modulare progettato per funzionare con vari tipi di hardware basati su microprocessori a 8 bit. Il CP/M diventò il primo sistema operativo largamente adottato per i personal computer, stabilendo uno standard per l’industria nascente e contribuendo alla diffusione delle applicazioni software commerciali. Molti produttori di hardware lo adottarono, rendendolo il sistema operativo predefinito per i loro computer. Grazie alla sua diffusione, CP/M aiutò a far crescere il mercato del software, consentendo lo sviluppo di applicazioni come fogli di calcolo, word processor e linguaggi di programmazione, che potevano essere utilizzati su computer di diversi produttori.

L’occasione mancata: IBM e MS-DOS

Nel 1980, IBM decise di entrare nel mercato dei personal computer e contattò Digital Research per acquistare una licenza per il CP/M da usare nei suoi futuri PC. Secondo la leggenda, le trattative tra IBM e Digital Research non andarono a buon fine a causa di un malinteso o della riluttanza di Kildall a firmare il contratto senza una revisione legale approfondita. Di conseguenza, IBM si rivolse a Microsoft, che acquistò i diritti di un sistema operativo simile a CP/M chiamato QDOS (Quick and Dirty Operating System), sviluppato da Tim Paterson, e lo rinominò MS-DOS. Con l’uscita dell’ IBM PC nel 1981, MS-DOS divenne il sistema operativo dominante, grazie alla potenza del marchio IBM e alla crescente base di utenti PC. Questo evento segnò l’inizio del declino della Digital Research, poiché MS-DOS e i computer compatibili IBM dominarono il mercato, superando CP/M e i sistemi basati su architetture non IBM.

Il declino

Nonostante il fallimento con IBM, Digital Research continuò a sviluppare nuovi prodotti, incluso CP/M-86, una versione del CP/M per i processori a 16 bit, e DR-DOS, un sistema operativo compatibile con MS-DOS che offriva funzionalità aggiuntive e migliorate rispetto al prodotto di Microsoft. DR-DOS fu apprezzato per le sue innovazioni tecniche, ma non riuscì a competere efficacemente con MS-DOS a causa della forza commerciale e marketing di Microsoft. Alla fine, nel 1991, Digital Research fu acquistata da Novell, un’azienda famosa per i suoi sistemi operativi di rete, segnando la fine di un’era per Digital Research.

Nonostante il declino commerciale, l’influenza di Digital Research e di Gary Kildall sulla storia dell’informatica è significativa. CP/M ha aperto la strada per l’adozione dei personal computer e ha stabilito molti degli standard operativi che avrebbero poi influenzato sistemi successivi come MS-DOS e Windows. Kildall è anche accreditato per essere uno dei primi a comprendere il potenziale dei PC come piattaforma universale per applicazioni software, anticipando l’enorme crescita dell’industria del software che sarebbe seguita.Digital Research, con il CP/M, ha quindi giocato un ruolo cruciale nel portare l’informatica personale a milioni di persone e nel plasmare l’evoluzione del settore.