Il linguaggio Basic
Il BASIC (acronimo di Beginner’s All-purpose Symbolic Instruction Code) è un linguaggio di programmazione di alto livello, progettato negli anni ’60 per rendere la programmazione accessibile e comprensibile per i principianti. Creato da John Kemeny e Thomas Kurtz al Dartmouth College nel 1964, BASIC era destinato a essere un linguaggio semplice, facile da imparare e versatile, per aiutare gli studenti di materie non scientifiche a entrare nel mondo della programmazione.
Caratteristiche Principali del BASIC
- Semplicità e accessibilità: BASIC utilizza una sintassi chiara e comandi facili da comprendere (come “Print – Input – If – Then – Goto’), consentendo ai principianti di programmare senza dover padroneggiare concetti complessi.
- Interattività: Uno degli obiettivi originali di BASIC era permettere agli utenti di interagire direttamente con i computer, inserendo comandi in tempo reale. Molte implementazioni di BASIC sono state interpretate, cioè eseguivano i comandi immediatamente anziché richiedere una lunga fase di compilazione.
- Versatilità: Pur essendo semplice, BASIC è stato progettato per essere “ad uso generale” (all-purpose), adattandosi a una vasta gamma di applicazioni, dai calcoli matematici ai giochi.
- Linee numerate: In molte versioni di BASIC, le righe di codice erano numerate. Le linee numerate facilitavano l’uso di istruzioni di salto, come GOTO, che permettevano di passare a linee specifiche del programma. Questo metodo ha però generato problemi di leggibilità in programmi più complessi, portando allo sviluppo di versioni di BASIC che non richiedevano la numerazione.
Diffusione del BASIC negli Anni ’70 e ’80
Con l’avvento dei personal computer negli anni ’70 e ’80, BASIC divenne uno dei linguaggi di programmazione più diffusi, soprattutto grazie alla sua semplicità e all’inclusione come linguaggio predefinito su molte macchine. Alcuni dei principali motivi per cui BASIC era così diffuso in quegli anni:
- Presenza su molti computer domestici: Computer come il Commodore 64, l’Apple II, il ZX Spectrum, e molti altri modelli includevano una versione di BASIC nella ROM. All’avvio, l’utente entrava automaticamente in un ambiente BASIC, che consentiva di scrivere ed eseguire programmi immediatamente.
- Strumento educativo: BASIC veniva insegnato in molte scuole come linguaggio introduttivo, poiché permetteva agli studenti di comprendere le basi della programmazione in modo rapido e divertente.
- Supporto per lo sviluppo di giochi e applicazioni semplici: I programmatori amatoriali utilizzavano BASIC per creare i propri giochi e applicazioni, spesso pubblicati su riviste o scambiati tra appassionati.
Versioni e Dialetti del BASIC
Negli anni, BASIC ha subito numerose trasformazioni e ha dato vita a una vasta gamma di dialetti, ciascuno con caratteristiche e funzionalità diverse. Alcuni dei più noti sono:
- Microsoft BASIC: Bill Gates e Paul Allen svilupparono una versione di BASIC per l’Altair 8800 nel 1975, che diede origine a Microsoft BASIC, una delle versioni più diffuse del linguaggio. Microsoft BASIC fu successivamente incluso su numerosi computer, diventando la versione “standard” di fatto per molti sistemi.
- Applesoft BASIC: Un dialetto di BASIC sviluppato da Microsoft per l’Apple II, che includeva funzioni avanzate di grafica e manipolazione delle stringhe, permettendo agli utenti di Apple II di scrivere programmi più sofisticati rispetto al BASIC originale.
- GW-BASIC: Un dialetto di Microsoft BASIC sviluppato per il sistema operativo MS-DOS, con funzionalità migliorate rispetto al BASIC standard, come il supporto per la grafica e la gestione dei file.
- QBasic e QuickBASIC: Versioni avanzate di BASIC sviluppate da Microsoft alla fine degli anni ’80 e nei primi anni ’90. QuickBASIC era un compilatore con un editor integrato che permetteva di creare eseguibili, rendendo i programmi più veloci e indipendenti dall’interprete. QBasic veniva fornito con MS-DOS e permetteva l’esecuzione immediata dei programmi in un ambiente interattivo.
- Visual Basic: Nel 1991, Microsoft lanciò Visual Basic, che rappresentò una rivoluzione rispetto al BASIC originale. Visual Basic permetteva di creare applicazioni con un’interfaccia grafica e introdusse la programmazione orientata agli eventi, una caratteristica fondamentale per lo sviluppo di applicazioni Windows.
L’Evoluzione e il Declino del BASIC Tradizionale
Con l’avanzare della tecnologia, BASIC perse gradualmente popolarità come linguaggio principale per i programmatori. Durante gli anni ’90, linguaggi come C e Pascal diventarono predominanti nelle scuole e nelle università, offrendo una struttura più moderna e rigorosa rispetto al BASIC tradizionale. Allo stesso tempo, Visual Basic divenne uno strumento potente per lo sviluppo di applicazioni Windows, continuando a portare il nome BASIC, ma evolvendo in una forma completamente diversa e più orientata al business. Oggi, il BASIC tradizionale è meno comune, ma resta un importante riferimento storico e viene ancora utilizzato da hobbisti e retro-programmatori, soprattutto grazie ai numerosi emulatori di sistemi anni ’80 che mantengono viva l’eredità di questo linguaggio.
Eredità e Impatto del BASIC
Il BASIC ha lasciato un’impronta duratura nella storia della programmazione:
- Educazione e accessibilità: Ha aperto la programmazione a milioni di persone, molti dei quali avrebbero poi intrapreso carriere nell’informatica.
- Formazione di una generazione di programmatori: Molti pionieri del software e professionisti dell’informatica hanno iniziato con BASIC, che ha dato loro le basi per passare a linguaggi e progetti più complessi.
- Continua popolarità nelle community di retrocomputing: BASIC rimane popolare tra i collezionisti e appassionati di computer vintage, grazie alla sua semplicità e alla sua storia iconica.
BASIC ha segnato un’epoca e ha democratizzato l’accesso al mondo della programmazione, diventando un simbolo del boom informatico degli anni ’70 e ’80 e uno dei linguaggi più importanti della storia del calcolo.