Davvero tutti sono utili, nessuno è indispensabile?
Questa storia non riguarda “direttamente” i Computer, ma le loro “cuginette”, le Console. Parentela anche molto più stretta visto che la console Atari 2600 fu inizialmente messa in vendita nel 1977 con il nome di Video Computer System (VCS) e dal il suo chip derivò ad es. quello presente successivamente nel Commodore Pet e nel C 64. Le Console, a differenza dei Computer, non potevano essere programmate dagli acquirenti, potevano solo far girare i software ( per lo più videogiochi ) presenti nelle cartucce…. ed è proprio qui che la storia si fa interessante.
L’Atari 2600 all’inizio non ha ottenuto un grande successo, poi nel 1979, ha iniziato a registrare numeri da record grazie soprattutto alle conversioni di famosi giochi dei bar. Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, l’Atari 2600 ha dominato il mercato delle console generando fatturati record. Con il passaggio dell’Atari alla casa Warner, l’ambiente dell’azienda cambiò profondamente e alcuni sviluppatori si sentirono poco valorizzati…in particolare, visti i fatturati, pensavano di dover ricevere un aumento ( ad esempio con le royalties sui videogiochi ) e anche il loro accreditamento sulle confezioni. L’azienda rispose “picche” e con parole di vero disprezzo per il loro ruolo: “chiunque può realizzare una cartuccia per videogiochi” … questo fu un grave errore: per risparmiare pochi soldi l’azienda perse immediatamente 4 dei suoi più bravi programmatori…e questo fu solo l’inizio di un brutto declino.
Questi ragazzi, senza perdersi d’animo, fondarono l’Activision e presto misero in commercio cartucce compatibili con l’Atari 2600 che perse quindi l’esclusiva sui videogiochi, ma non solo! Resero pubblica la tecnologia per programmare le cartucce .. ed il mercato ludico, nel corso di poco tempo, si saturò di videogiochi che spessissimo erano anche di pessima qualità! Questo chiaramente recò un danno enorme alla Warner…i programmatori sceglievano altre ditte dove erano meglio pagati ed il loro valore riconosciuto. L’Activision è stata la prima casa sviluppatrice di software che accreditava i programmatori dei suoi giochi, dedicandogli addirittura una pagina sul libretto delle istruzioni ( ci vuol così poco per far felice un impiegato …. anche senza il vil denaro… ). Questa abitudine aiutò moltissimo la piccola azienda ad attrarre programmatori abili e di talento…ed a farla crescere.
Quindi … davvero tutti sono utili, nessuno è indispensabile? Ps: ci furono altre concause che portarono alla crisi della Warner … di sicuro il licenziamento dei 4 programmatori è stata una delle cause maggiori.