Uno schermo vuoto, ma “pieno”.

Quando accesi per la prima volta il mio Commodore 64 sapevo già che mi sarei trovato davanti ad uno schermo vuoto: ci sarebbe stato solo un cursore lampeggiante, niente di più. Il Computer era “vuoto” e per me era la cosa più naturale di questo mondo; da quello che già avevo letto su varie riviste di Informatica, il Computer di per sé era un asino, era “stupido”: non sapeva fare nulla senza un software adeguato ( e mi sa tanto che questo messaggio si è perso nel tempo 🙄 ). Quindi mi trovavo davanti ad un vuoto da riempire … da riempire con il “mio” software: potevo fare qualunque cosa ( beata ingenuità! ), mi sentivo come uno pittore, armato di pennello e tavolozza, davanti ad una tela bianca (ed il mio nome era Raffaello! 😊 ). Insomma potevo scrivere tutti i Miei programmi, sì con la “M” maiuscola, perché sarebbero stati frutto del mio ingegno, della mia fantasia ( conoscevo a malapena il Basic e già pensavo a scrivere giochi! ) … e questo mi entusiasmava tantissimo! Avevo il “potere”, ero io il padrone del Computer e l’avrei “istruito” per eseguire i compiti assegnati.
Chiaramente i tempi passano, la tecnologia va avanti… ed ora gli schermi sono già pieni, non manca nulla … è già tutto pronto. Serve qualcosa? Nessun problema: si apre il motore di ricerca e si trova l’applicazione che ci serve. Nessuno sforzo “neuronale” … il cervello rimane a riposo… anzi tra poco non dovremmo neanche fare lo sforzo di aprire Google: l’AI ci proporrà automaticamente quello che ci serve! Vaneggio!? Ed il chip di Elon Musk impiantato nel cervello? Non sarà che poi ci “mostrerà” direttamente in testa la pubblicità, come le troviamo adesso sulle pagine di Internet?? Ma cosa è che si fa senza pubblicità oggi? Magari ti faranno l’offerta: senza annunci pubblicitari costa un “tot”, con gli AD costa pochissimo.. e così per pochi spiccioli venderemo il nostro cervello.. Oddio come sono pessimista stamani!

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